Le aree forestali nazionali sono un bene di rilevante interesse pubblico, parte fondamentale del paesaggio storico e culturale italiano.
Le aree forestali in Italia
In Italia, le aree forestali coprono quasi 12 milioni di ettari, rappresentando il 36,7% dell’intero territorio nazionale (raggiungendo il 50% in alcune regioni italiane). Circa un terzo di queste aree è situato all’interno di aree protette. Una rilevante parte, pari all’86,6% della superficie forestale, è soggetta a vincoli idrogeologici. Questo sottolinea l’importanza delle coperture forestali nel contrastare il dissesto ambientale e nell’opera di prevenzione dell’erosione del suolo.
Le foreste, inoltre, svolgono il ruolo di serbatoi naturali di carbonio, contribuendo in maniera significativa agli sforzi di mitigazione dei cambiamenti climatici. Tuttavia, la superficie boschiva dotata di piani particolareggiati è relativamente limitata nell’ambito del territorio nazionale, rappresentando solo il 15,3%. Questa percentuale varia considerevolmente da una regione all’altra.
Interessante notare che su quasi il 37,4% dell’intera superficie boschiva, non si evidenziano interventi di natura selvicolturale.
Le azioni del governo
L’attuale governo, in stretta sinergia con le Regioni e le PPAA, si impegna a promuovere una gestione sostenibile delle aree forestali. Questo impegno è finalizzato a migliorare la qualità della vita delle generazioni presenti e future, preservando al contempo l’integrità del territorio, la bellezza dei paesaggi, affrontando le sfide del dissesto idrogeologico e rispondendo alle esigenze connesse ai cambiamenti climatici.
L’obiettivo principale è l’attuazione di politiche che tutelino e valorizzino i prodotti forestali di origine nazionale. Ciò sarà reso possibile attraverso una pianificazione attenta e una rigorosa disciplina delle attività relative alla gestione e alla trasformazione delle aree forestali, in piena aderenza al Testo Unico in materia di Foreste e Filiere Forestali (TUFF).
Attraverso il supporto alle attività agricolo-forestali, il governo punta a promuovere lo sviluppo delle aree montane e delle zone interne, con l’obiettivo di creare valore aggiunto per tali territori.
Occorre, inoltre, valorizzare il ruolo delle foreste nello stoccaggio di carbonio atmosferico anche attraverso un efficace gestione del mercato dei crediti di carbonio.
La Strategia Nazionale Forestale
Il principale strumento di pianificazione di rilevanza è la Strategia Forestale Nazionale, la cui attuazione è accompagnata da un finanziamento di 420 milioni di euro che coprirà il periodo fino al 2032. Queste risorse vengono distribuite annualmente alle diverse Regioni attraverso il decreto Masaf.
La Strategia Forestale ha come obiettivo centrale garantire una pianificazione forestale completa e adeguata, che includa gli interventi necessari per la gestione e la conservazione dei paesaggi e delle aree forestali. Tra i suoi altri obiettivi rientra anche la preservazione della diversità biologica negli ecosistemi forestali, il ripristino delle risorse forestali danneggiate e la prevenzione dei rischi sia naturali che derivanti dall’azione dell’uomo.
Un aspetto di notevole importanza all’interno della Strategia Forestale è il rilancio del settore vivaistico forestale a livello nazionale. Questa iniziativa si presenta come fondamentale per permettere l’attuazione delle misure previste PNRR, focalizzate sui rimboschimenti nelle zone urbane e periurbane. Tale azione è finalizzata a rispondere alle esigenze di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici.
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